Napoli Segreta al Color Fest
Napoli Segreta al Color Fest il 12 Agosto
Arriva in Calabria Napoli Segreta, un evento musicale condotto da Famiglia Disco Cristiana e DNApoli, che offrirà al pubblico un’esperienza sonora in cui la musica, la letteratura e l’immagine si fonderanno in un’estetica nuova e fuori dai cliché sulla città partenopea.
Napoli Segreta fa parte di un movimento più ampio che sta emergendo a Napoli e che mette insieme vari elementi in un’esperienza artistica diversa. Il progetto, già pubblicato in una compilation, si esibirà dal vivo il 12 Agosto 2023 al Color Fest presso l’Agriturismo Costantino, Maida (CZ).
Esplorare le casse di vinili con il cartellino “3 dischi 5 euro” nei mercatini delle pulci, nei cartoni polverosi custoditi da diligenti traslocatori e tra i 45 giri che un tempo infiammavano i juke-box, ora accatastati nelle cantine dei locali anni ’70-’80 sul lungomare: è così che Della Noce e Sannino, in collaborazione con nomi come Massimo Di Lena, Lucio Aquilina dei Nu Genea o Pellegrino Snichelotto dell’etichetta Early Sounds, hanno condotto un vero e proprio lavoro di archeologia musicale.
Hanno frugato tra i b-side dimenticati, le rarità mal incise e stampate in copie limitatissime, le produzioni sotterranee, magari cantate in inglese alla ricerca di vana gloria, scoprendo un repertorio disco-funky-boogie-afrobeat partenopeo sterminato e inaspettato, di cui nessuno sapeva nulla, probabilmente nemmeno all’epoca. Un territorio inesplorato frutto delle sperimentazioni ’70-’80 che nascondeva però gemme inestimabili, sia dal punto di vista degli arrangiamenti, sia da quello della ballabilità e addirittura anche dei testi, che viaggiano liberi senza schemi e binari, tra rabbia e passione. Un sound che miscela internazionale e popolare unito a liriche prorompenti, genuine e scorrette.
Nella storia di Napoli, dagli Angioini ai Borboni, dagli Spagnoli ai Francesi, dall’invasione garibaldina all’occupazione alleata nel dopoguerra, la città ha sempre sopportato incursioni e stanziamenti senza mai avallarli, con lo sguardo strafottente di chi è sempre sopravvissuto a tutto e sempre continuerà a farlo. Nella musica napoletana questa forma di resilienza è ovunque e contiene tanto l’arguzia dello gnorri quanto il coraggio del ribelle che da Masaniello alle Quattro Giornate di Napoli costituiscono parte ineluttabile del patrimonio genetico di questa città. Un patrimonio che il mainstream negli anni ha sempre restituito edulcorandolo o relegandolo in nicchie, ma che nell’underground trova la sua vera autenticità.
Questo underground è stato riscoperto anche attraverso un periodo musicale a cavallo del terremoto dell’80, in cui Napoli si presentava molto più attuale di quanto si pensasse, di cui il dj set e le compilation di Napoli Segreta ci regalano un piccolo spaccato.
Ma non tutto.
“Napoli Segreta è un diversivo, uno stratagemma per distogliere l’attenzione da tutto ciò che in questa compilation non c’è. Perché esiste un solo modo per far sì che Napoli rimanga davvero segreta. Non parlarne affatto”.
Fonte: CoolClub
𝐁𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢:
Napoli Segreta al Color Fest il 12 Agosto
Arriva in Calabria Napoli Segreta, un evento musicale condotto da Famiglia Disco Cristiana e DNApoli, che offrirà al pubblico un’esperienza sonora in cui la musica, la letteratura e l’immagine si fonderanno in un’estetica nuova e fuori dai cliché sulla città partenopea.
Napoli Segreta fa parte di un movimento più ampio che sta emergendo a Napoli e che mette insieme vari elementi in un’esperienza artistica diversa. Il progetto, già pubblicato in una compilation, si esibirà dal vivo il 12 Agosto 2023 al Color Fest presso l’Agriturismo Costantino, Maida (CZ)
Esplorare le casse di vinili con il cartellino “3 dischi 5 euro” nei mercatini delle pulci, nei cartoni polverosi custoditi da diligenti traslocatori e tra i 45 giri che un tempo infiammavano i juke-box, ora accatastati nelle cantine dei locali anni ’70-’80 sul lungomare: è così che Della Noce e Sannino, in collaborazione con nomi come Massimo Di Lena, Lucio Aquilina dei Nu Genea o Pellegrino Snichelotto dell’etichetta Early Sounds, hanno condotto un vero e proprio lavoro di archeologia musicale.
Hanno frugato tra i b-side dimenticati, le rarità mal incise e stampate in copie limitatissime, le produzioni sotterranee, magari cantate in inglese alla ricerca di vana gloria, scoprendo un repertorio disco-funky-boogie-afrobeat partenopeo sterminato e inaspettato, di cui nessuno sapeva nulla, probabilmente nemmeno all’epoca. Un territorio inesplorato frutto delle sperimentazioni ’70-’80 che nascondeva però gemme inestimabili, sia dal punto di vista degli arrangiamenti, sia da quello della ballabilità e addirittura anche dei testi, che viaggiano liberi senza schemi e binari, tra rabbia e passione. Un sound che miscela internazionale e popolare unito a liriche prorompenti, genuine e scorrette.
Nella storia di Napoli, dagli Angioini ai Borboni, dagli Spagnoli ai Francesi, dall’invasione garibaldina all’occupazione alleata nel dopoguerra, la città ha sempre sopportato incursioni e stanziamenti senza mai avallarli, con lo sguardo strafottente di chi è sempre sopravvissuto a tutto e sempre continuerà a farlo. Nella musica napoletana questa forma di resilienza è ovunque e contiene tanto l’arguzia dello gnorri quanto il coraggio del ribelle che da Masaniello alle Quattro Giornate di Napoli costituiscono parte ineluttabile del patrimonio genetico di questa città. Un patrimonio che il mainstream negli anni ha sempre restituito edulcorandolo o relegandolo in nicchie, ma che nell’underground trova la sua vera autenticità.
Questo underground è stato riscoperto anche attraverso un periodo musicale a cavallo del terremoto dell’80, in cui Napoli si presentava molto più attuale di quanto si pensasse, di cui il dj set e le compilation di Napoli Segreta ci regalano un piccolo spaccato.
Ma non tutto.
“Napoli Segreta è un diversivo, uno stratagemma per distogliere l’attenzione da tutto ciò che in questa compilation non c’è. Perché esiste un solo modo per far sì che Napoli rimanga davvero segreta. Non parlarne affatto”.
Fonte: CoolClub
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Progetto grafico: Roberto Gentili